A proposito di questione morale
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Si dimette il commissario anticorruzione
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La discrepanza tra le misurazioni al suolo e da satellite
L'effetto serra dipende dalla quantità dei gas-serra, e se questi aumentano, a temperatura del suolo invariata dovrebbe aumentare anche la temperatura della troposfera, e in un secondo tempo, attraverso i complessi meccanismi di scambio del calore, anche la temperatura alla superficie.
Ma i dati rilevati al suolo non concordano con quelli misurati dai satelliti. E non si riesce a capire come possa essere aumentata la temperatura in superficie di 0,5 gradi, mentre quella degli strati più bassi dell'atmosfera è rimasta pressoché invariata.
Secondo quanto riferito da Bjorn Lomborg nell' Ambientalista Scettico (pag 272/273 - fig. 139), tutti i modelli teorici prevedono che, se aumentano i gas-serra, la temperatura della troposfera deve aumentare in misura superiore o quanto meno uguale a quella del suolo. E' talmente inspiegabile questa discrepanza che all'inizio si pensava che gli strumenti del satellite fossero stati mal tarati. Ma dopo i controlli è venuta anche la constatazione che i loro dati coincidono completamente con quelli dei palloni sonda, che rilevano in maniera diretta la temperatura dell'aria a diverse altezze.
Ma allora non potrebbero essere sbagliati i dati misurati al suolo?
Molti scienziati lo pensano, e osservano che i termometri spesso non hanno una buona manutenzione, sono soggetti a distorsioni che che quasi sempre spingono verso l'alto i valori misurati rispetto a quelli reali, e sono distribuiti in maniera poco omogenea. Infatti sono concentrati in poche regioni, mentre sono quasi del tutto assenti in Africa, nell'Asia settentrionale, nelle calotte polari e negli oceani. Inoltre a quanto pare non si è tenuto nel debito conto il fenomeno chiamato "isola di calore urbano". Ed è noto che nelle città, a causa del traffico, del riverbero in estate e del riscaldamento in inverno, la temperatura è quasi sempre più alta rispetto alle zone circostanti. (Per la descrizione dettagliata dei numerosi fattori distorsivi di cui non si sarebbe tenuto conto, e per una trattazione più completa ricca di dati scientifici di prima mano, vedi l'articolo: "Effetto serra, siamo prudenti. Stiamo a guardare"). Quindi potrebbe anche essere che nell'ultima parte del secolo non ci sia stato alcun aumento della temperatura, oppure che il riscaldamento sia stato di dimensioni molto più modeste: un decimo di grado anziché cinque decimi, probabilmente dovuto, almeno in parte, a cause naturali. Ma un moderato aumento della temperatura avrebbe conseguenze nel complesso positive, così com'è avvenuto in tutte le epoche storiche in cui il clima era più caldo di oggi.
D'altra parte, se si dovesse prendere per buono l'aumento di 0,5 C° misurato al suolo, le conseguenze sarebbero paradossali. Dato che l'effetto serra dipende dalla capacità dell'atmosfera di assorbire parte della radiazione emanata dalla superficie terrestre (compresi i mari e gli oceani), se la temperatura al suolo aumenta mentre quella dell'atmosfera rimane invariata, bisognerebbe concludere che l'effetto serra è diminuito!
Eppure, proprio su un dato così incerto sono state basate le previsioni di un consistente aumento della temperatura nei prossimi cento anni, per scongiurare il quale ben 160 paesi si sono convinti a firmare il protocollo di Kyoto al fine di ridurre le emissioni di anidride carbonica (ma solo alcuni, in pratica i paesi europei, hanno sottoscritto degli impegni).
Ma la previsione di un catastrofico aumento della temperatura a livello globale non è realistica. Sia perché, come si è visto, il dato di partenza è quasi sicuramente sbagliato, ma anche perché i modelli matematici non riescono ancora a tenere conto di tutti i fattori che influenzano il clima. Infine la potenza dei computers è ancora largamente insufficiente per far girare dei modelli climatici abbastanza dettagliati.
Ma se fra 10 o 20 anni questi problemi saranno stati superati, e se si potrà dimostrare che l'aumento dell'anidride carbonica dovuto alle attività umane non è in grado di modificare più di tanto la temperatura del pianeta (cosa molto probabile in base a quello che sappiamo oggi), allora diventerebbe conveniente fare esattamente il contrario di quello che vuole il protocollo di Kyoto, cioè riconvertire le centrali a carbone e a bitume proprio per alzare il più possibile il tasso di anidride carbonica, perché questo provocherebbe un aumento della massa vegetale su tutta la Terra.
Il ciclo del carbonio
L'anidride carbonica, infatti, non è solo un gas serra, ma anche il principale fattore di crescita delle piante. Le piante sono fatte principalmente di carbonio, e il carbonio lo prendono dall'aria, dove è presente sotto forma, appunto, di anidride carbonica. Durante la reazione clorofilliana le piante assorbono il biossido di carbonio attraverso gli stomi, delle piccole aperture, invisibili ad occhio nudo, presenti sulla superficie delle foglie. E maggiore è la concentrazione della CO2 nell'atmosfera, maggiore è la velocità con cui essa viene assorbita, e più veloce è la crescita vegetativa.
L'accelerazione della crescita non è la stessa per tutte le piante. Ricerche che hanno preso in considerazione centinaia di piante diverse hanno mostrato che, se si raddoppia la percentuale della CO2, gli alberi accelerano la loro crescita di circa il 50%, mentre gli altri vegetali del 25 / 30%. E sono sempre di più le coltivazioni in serra che si avvalgono di percentuali doppie o triple di questo gas. Del resto l'aumento del tasso di anidride carbonica avvenuto dall'inizio dell'era industriale ad oggi sta già dando una forte spinta alla crescita sia delle piante coltivate che di quelle spontanee.
Ma il ciclo del carbonio ha anche la capacità di influenzare la temperatura del pianeta, e forse in misura maggiore di quanto non possa farlo l'anidride carbonica come gas-serra.
Dato che le piante rilasciano umidità, se cresce la massa vegetale, aumenta anche l'umidità atmosferica e questa, come si è visto, è il principale gas-serra. Inoltre le piante assorbono una parte della radiazione solare, che così viene sottratta all'effetto riscaldante del suolo. Infine, quando la vegetazione si espande o si riduce, si modifica l'albedo, e quindi la quantità di radiazione solare assorbita dalla superficie terrestre. Ma se una maggiore concentrazione della CO2 faccia realmente aumentare o diminuire la temperatura globale, e di quanto, lo si potrà sapere solo quando ci saranno dei modelli matematici molto più evoluti degli attuali. Ad ogni modo questo effetto riscaldante o raffreddante passerebbe attraverso un aumento della massa vegetale che, proprio dal punto di vista ambientale, non può certo essere considerato un fatto negativo.
La rivolta della comunità scientifica
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Misurare la febbre dal pianeta
Se vogliamo provarci la febbre, è sufficiente che ci misuriamo la temperatura una volta sola, perché la circolazione del sangue distribuisce nel nostro organismo non solo le sostanze nutrienti, ma anche il calore.
Ma misurare la febbre del pianeta non è altrettanto semplice. Gli scambi di calore tra terre emerse, oceani e atmosfera, che avvengono per conduzione, convezione e irraggiamento, sono fenomeni complessi e non ancora del tutto compresi.
La temperatura della Terra viene misurata in due modi. Il primo consiste nell'effettuare rilevazioni in diversi punti della superficie e poi fare la media. In base a queste misurazioni dal 1970 al 2000 la temperatura globale sarebbe aumentata di 0,5 gradi centigradi.
Il secondo consiste nel misurare la temperatura dell'atmosfera con l'aiuto dei satelliti. Dal 1979 i satelliti circumpolari misurano la temperatura media di diversi strati della troposfera (la parte più bassa dell'atmosfera). Essi si muovono su un piano orbitale che rimane fisso rispetto al firmamento, e dato che la Terra ruota su se stessa, ad ogni orbita possono scandagliare uno spicchio diverso del globo. Coprono quindi, con le loro osservazioni, tutta la superficie del pianeta, e le loro misurazioni sono molto precise, complete ed omogenee.
Dalle misurazioni satellitari effettuate dal 1979 al 2001 non emerge però alcuna chiara tendenza all'aumento della temperatura, che pur con qualche oscillazione rimane più o meno costante, e questo dato non è in accordo con le misure prese al suolo.
Chi ha ragione? Chi denuncia il pericolo di un catastrofico riscaldamento del pianeta, o chi sostiene che non ci sono prove che la Terra abbia la febbre?
Per riuscire a capirci qualcosa bisogna innanzitutto tenere conto di come funziona il meccanismo dell'effetto serra.
L'effetto serra naturale
Ogni corpo caldo irradia energia, e sia la quantità che il tipo delle radiazioni emesse, contraddistinte da particolari lunghezze d'onda, dipendono dalla sua temperatura. Il Sole ha una temperatura in superficie di 6.000 gradi, e di conseguenza emette la maggior parte della sua radiazione nel campo della luce visibile, ma rilascia anche una certa quantità di luce ultravioletta e una quantità minore di radiazione nel "vicino infrarosso".
La radiazione ultravioletta, molto energetica, viene catturata dallo strato di ozono che divide la troposfera dalla bassa stratosfera (all'altezza di circa 12 / 13 km), e non raggiunge la superficie della Terra. La luce visibile invece attraversa l'atmosfera diffondendosi nell'aria, ma senza quasi riscaldarla. Quando raggiunge il suolo o le nuvole, viene in parte assorbita e in parte riflessa.
La quantità di radiazione luminosa che il suolo o le nubi possono assorbire dipende dall'albedo. Maggiore è l'albedo, maggiore è la percentuale di luce che viene riflessa e si disperde nello spazio. La parte rimanente viene assorbita dal suolo e lo riscalda. Poiché ogni corpo caldo emette energia, e poiché la temperatura della superficie terrestre è bassa (in media 15 gradi C°), la maggior parte della sua radiazione viene a trovarsi nel campo dell'infrarosso termico. L'80% della radiazione infrarossa emessa dalla superficie terrestre si disperde, mentre il restante 20% riscalda il vapore d'acqua e i gas serra che a loro volta diffondono il calore nell'atmosfera.
L'acqua atmosferica è responsabile del 98% dell'effetto serra, mentre i gas serra propriamente detti (anidride carbonica, metano, protossido di azoto ecc.) si contendono il restante 2%. Questa stima è basata sulla quantità di calore che può assorbire ogni molecola di gas, e sulla quantità, ugualmente ben conosciuta, dei vari gas-serra e dell'acqua atmosferica.
Questo è l'effetto serra naturale, che di per sé è un fatto positivo: infatti se non ci fosse la temperatura media della terra sarebbe di -18 gradi, e ben poche forme di vita potrebbero sopravvivere.
L'effetto serra antropico
L'effetto serra atmosferico, quindi, fa aumentare la temperatura della superficie terrestre di 33 gradi. Ma quanto di questo effetto riscaldante dipende dall'anidride carbonica prodotta dalle attività umane? I gas serra complessivamente contribuiscono con 0,66 C° (2% di 33 C°), e l'anidride carbonica con circa un terzo di questa quantità.
Poiché la CO2 in 50 anni è aumentata da 316 a 376 parti per milione, cioè di circa un sesto, l'effetto serra antropico dà un contributo di 0,036 C° (0,22 : 6).
In altre parole il contributo delle attività umane al riscaldamento del pianeta negli ultimi 50 anni dovrebbe essere di 3,6 centesimi di grado centigrado. E anche se si volesse raddoppiare questo valore per un eccesso di prudenza, l'effetto serra antropico non supererebbe il decimo di grado.
Queste le previsioni teoriche. Ma i dati scientifici raccolti in questi anni, confermano queste previsioni, o giustificano i ricorrenti allarmi sulla febbre del pianeta?
Continua domani.
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E per l'angolo del buonumore...
1. Qual è la differenza fra una fidanzata ed una moglie?
20 kg.
2. Qual è la differenza fra un fidanzato ed un marito?
20 minuti.
3. Cos'è quando un uomo si rivolge ad una donna in modo osceno?
Molestia sessuale.
4. Cos'è quando una donna si rivolge ad un uomo in modo osceno?
3.500 Lire + IVA al minuto.
5. Come fai a scoprire quando tua moglie è morta?
Il sesso è lo stesso, ma i piatti continuano ad ammucchiarsi.
6. Come fai a scoprire quando tuo marito è morto?
Il sesso è lo stesso, ma almeno hai il controllo del telecomando.
7. Se tua moglie continua ad uscire dalla cucina per romperti le palle,cos'hai sbagliato?
Le hai fatto la catena troppo lunga.
8. Quanti uomini ci vogliono per cambiare una lampadina?
Nessuno: stanno solo seduti lì al buio a lamentarsi.
9. Qual è la via più breve per arrivare al cuore di un uomo?
Attraverso il suo petto, con un coltello ben affilato.
10. Cos'hanno in comune gli uomini ed i posti macchina al parcheggio?
Tutti i migliori sono già stati presi e quelli rimasti sono per disabili.
11. Perché gli uomini vogliono sposarsi le vergini?
Perché non sopportano i paragoni.
12. Perché è così difficile per le donne trovare uomini che siano sensibili, affettuosi e carini?
Perché tali uomini hanno già un fidanzato.
13. Come separano gli uomini la propria biancheria?
Sudicia e sudicia ma portabile.
14. Perché le donne fingono l'orgasmo?
Perché gli uomini fingono i preliminari.
15. Cos'è che spinge gli uomini a rincorrere donne che non hanno alcuna intenzione di sposare?
La stessa cosa che spinge i cani a rincorrere macchine che non hanno alcuna intenzione di guidare.
16. Qual è la pena da scontare per la bigamia?
Due suocere.
I SOLITI LUOGHI COMUNI
Un cortigiano: un uomo che vive a corte
Una cortigiana: una mignotta
Un massaggiatore: un kinesiterapista
Una massaggiatrice: una mignotta
Un professionista: un uomo che conosce bene la sua professione
Una professionista: una mignotta
Un uomo di strada: un uomo duro
Una donna di strada: una mignotta
Un uomo senza morale: un politico
Una donna senza morale: una mignotta
Un uomo pubblico: un uomo famoso, in vista
Una donna pubblica: una mignotta
Un uomo facile: un uomo con il quale è facile vivere
Una donna facile: una mignotta
Un intrattenitore: un uomo socievole affabulatore
Una intrattenitrice: una mignotta
Un adescatore: un uomo che coglie al volo persone e situazioni
Un'adescatrice: una mignotta
Un uomo molto disponibile: un uomo gentile
Una donna molto disponibile: una mignotta
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Non è difficile immaginare che dovremo aspettare davvero tanto per avere un altro pilota di questa statura, o anche solo un po' meno forte, perché i pur bravi Alonso e Hakkinen di sicuro non potranno mai eguagliare ciò che è stato in grado di fare.
Grazie Michael, per quello che hai fatto per i tifosi e per la Ferrari.
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