31 ottobre 2006

Qualcosa sui cambiamenti climatici

Negli ultimi giorni ho constatato un assalto da parte degli ambientalisti, con notizie e interventi vari sui temi del riscaldamento globale, dell'inquinamento ecc.
Raccogliendo quelli che ricordo, ci sono: il rapporto del consigliere economico di Blair, che arriva a ipotizzare nei prossimi anni una crisi, provocata dall'effetto serra, paragonabile a quella del '29, il rapporto del WWf sull'esaurimento delle risorse entro il 2050, e in più vari interventi nei media, come quello di Tozzi (conduttore di "Gaia") al Ruggito del Coniglio, e quello di Giulietto Chiesa (ancora lui!!!) da Crozza ieri sera...
Tutti parlano della stessa cosa, e devo dire che, senza dubbio, si tratta di un bel lavaggio del cervello, al quale siamo stati sottoposti tutti sin da bambini. Anch'io, a causa di questo lavaggio del cervello sono cresciuto con certe convinzioni, fino a quando ho iniziato a metterle in dubbio, grazie anche a qualche libro e alla mia formazione scientifica.
Purtroppo alle associazioni ambientaliste interessa poco degli studi scientifici, ma fanno solo terrorismo nei confronti della popolazione, contribuendo a creare miti, che in alcuni casi fanno più danni di ciò a cui vorrebbero rimediare. Eclatanti in tal senso sono vicende come quella del DDT, il cui bando ha provocato in Africa milioni di morti per malaria.
L'anno scorso, dopo l'uragano Katrina, si è giunti ad assistere a scene di un opportunismo raccapricciante, in cui alcuni quasi gioivano nell'ipotizzare che la natura si fosse rivoltata contro la nazione il cui presidente non aveva firmato il trattato di Kyoto.
E dagli a dire che una stagione come quella scorsa (effettivamente la peggiore di sempre, per quanto riguarda gli uragani in quell'area dell'Atlantico) era causa dei cambiamenti climatici, che se non si fa come dicono loro sarà sempre peggio, ecc.
Terrorismo verbale, come dicevo.
Eppure, per rimanere sul tema degli uragani, ho trovato un articolo da cui si capisce come non vi sia affatto accordo nel mondo scientifico su quali siano le cause del lieve incremento che si è osservato negli ultimi anni in quell'area. C'è chi osserva, addirittura, che tenendo conto per esempio anche degli eventi registrati nel bacino del Pacifico Orientale, il loro numero non sia affatto cresciuto, ma sia stazionario. Del resto, se la causa fosse il riscaldamento globale, l'incremento dovrebbe avvenire ovunque o quasi. Consiglio davvero di leggere l'articolo, dà un'idea di quale sia realmente il dibattito sul tema.
Le posizioni a riguardo sono diverse, per cui le associazioni ambientaliste, che riportano al grande pubblico queste cose come scientificamente vere, semplicemente mentono, più o meno in malafede.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Io non me ne intendo molto, ma neanche a me suona sempre bene questa storia.
Perché spesso abbiamo inverni molto molto freddi (e il freddo cosa c'entra con il riscaldamento?), con temperature record che non si registravano da anni. Anche le estati, a parte quella tremenda di quattro anni fa, sono abbastanza più fresche.
Poi la terra ha subito in passato glaciazioni, surriscaldamenti, ecc. e tutto quando l'uomo ancora nemmeno c'era... Come si spiega tutto questo?

Davide ha detto...

Infatti si parla sempre di temperatura globale. Il problema è come definirla, poiché ci sono un sacco di elementi di cui tenere conto. Per esempio, da una ventina di anni si misura tramite satelliti la T di uno strato dell'atmosfera (non ricordo bene quale) che gli studiosi giudicano essere un buon indicatore, e queste misure non hanno evidenziato cambiamenti.

E' anche possibile che ci sia un incremento della temperatura globale, ma anche in questo caso l'impatto dell'uomo è tutto da capire, perché la CO2 non è l'unico gas serra, e neanche il più "efficace".