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25 giugno 2007

Ma tu chi sei?

Chiedendo ai fantastici utenti del presente blog (questa in epoche più antiche si chiamava "captatio benevolentiae", ora solo super-leccata) perdono per la prolungata assenza di post da parte mia, comunico che, dovendo scaricare dopo 1 mese 5 MB di posta elettronica alla fantastica velocità di 44 kbps (ieri erano 45, ma, come ben saprete, non è Natale tutti i giorni), ho avuto quanto meno il modo di farmi un giro in rete per potervi così segnalare i fantastici test "Sei Elio e le Storie Tese?"che metterà alla prova la vostra intima conoscenza di questa boy-band nostrana, oppure "Il tuo sedere è igienico?" (ci avevate mai pensato?Dite la verità...), o il più serio "Cartoni anni '80 vs cartoni anni '90", oppure, the last but not the list, "Sei un grezzo?"(sottotitolo "scopri la bestia che c'è in te"), disponibili sul sito http://www.bardidentro.it/

23 maggio 2007

Nimra adotta i pulcini

Ma come posso non mettere queste stupende e tenerissime foto???





09 maggio 2007

Preghiera del gatto

Non cercare di indovinare i miei segreti,
perché ho in me il senso del mistero.

Non mi imporre le carezze,
perché ho in me il senso del pudore.

Non mi umiliare,
perché ho in me il senso della fierezza.

Non mi abbandonare,
perché ho in me il senso della fedeltà.

Sappi amarmi e io saprò amarti,
perché ho in me il senso dell’amicizia.

24 aprile 2007

Nora la pianista

Che classe, che tocco morbido e...felpato!



E' troppo carina!!! :)

26 giugno 2006

Consigli per la vita (di alcuni micini)

Facciamo un esempio rigorosamente astratto. Se andando a trovare vostro nonno in una clinica vi dovesse per caso capitare di trovare in una aiuola nel parcheggio, così per fare un esempio, tre gattini di forse un paio di giorni con gli occhi ancora chiusi che miagolano, ho qualche consiglio per voi.
Innanzitutto, prima di toccarli pensateci bene, perché la madre, se torna, difficilmente li riprenderà, sentendo su di loro un odore diverso. Se pensate o sapete che la madre non tornerà (può capitare per varie ragioni), o semplicemente vi fanno pena, potete cercare di dare loro un po' di latte (esiste quello specifico per cuccioli, o se no anche del latte scremato) con una siringa. Vi accorgerete se lo state dando bene perché vedrete che lo stantuffo si accorcia quasi da solo, dal momento che succhiano. Lo so, quando succede è stupendo, quasi si capisce cosa prova una madre che allatta il suo bimbo (o cucciolo)...
Dopo dovete massaggiargli il pancino nelle vicinanze della vescica usando un fazzoletto, in modo da stimolargli i bisognini (la madre a questo scopo li lecca).
Se siete arrivati a questo punto siete praticamente fregati, ma avete comunque due opzioni: prenderli se vi è possibile, o lasciarli una notte sperando che la madre torni a prenderli nonostante tutto, e tenerli comunque in caso contrario.
Sappiate in ogni caso che se scegliete la seconda possibilità può succedere che il giorno dopo scopriate che uno è scomparso, e che gli altri due, strisciando (perché ancora non si reggono sulle zampine), abbiano raggiunto l'asfalto, e che qualche automobilista distratto abbia fatto il resto...
A questo punto potete tranquillamente disperarvi e darvi del coglione per non averli per esempio messi più lontani dal bordo dell'aiuola, o per non averli presi subito tutti e tre.
Rimane il fatto che questa è una giornata di merda.

24 maggio 2006

C'era una volta un gatto

Non pensavo che avrei sofferto tanto. Certo, ci ero molto affezionato, ma davvero non pensavo...

L'ho trovato ieri, era lì, quasi di fronte al portone; finalmente il posto in cui si trovava non era occupato da una macchina parcheggiata che lo coprisse. Era stata da subito la prima possibilità venutami in mente, quando domenica mattina mi sono accorto che non era tornato, ma il non averlo visto giù sul marciapiede mi aveva fatto sperare che si fosse nascosto su uno dei tanti balconi di attici vicini su cui riusciva ad arrivare, con la sua agilità.
Per due giorni ho sperato che, magari perché non stava bene, si fosse nascosto, o che magari lo avesse preso qualcun altro per tenerlo un po' con sè. Era così bello, e così socievole.
E' bruttissimo immaginare la dinamica con cui possa essere accaduto, forse banalmente una zampa in fallo, e poi il volo di otto piani, il pelo sporco, le mosche, la bocca semiaperta. Spero che non abbia sofferto. Lo spero tanto.

Mi mancherai, cucciolo.
Mi mancherà quella macchia scura acciambellata sul mio letto, le volte in cui mi hai svegliato la mattina presto per venire a dormire da me sul letto, i peli che mi lasciavi sui pantaloni, le tue fusa, quando venivi a sederti proprio sul libro su cui stavo studiando, quando mi azzannavi il braccio, quando rompevi le scatole per entrare e uscire dalla stessa porta non appena la si chiudeva, quando ti trovavo dietro la porta tornando a casa, quando ci portavi orgoglioso in casa i tuoi trofei di caccia.

Ti ho seppellito ieri, nel terreno della villetta al mare, a una cinquantina di metri da dove ti trovai sedici anni fa, quando io ero un bambino, e tu una palla di pelo setoso che si aggirava per il mondo alla ricerca di qualcuno che si prendesse cura di te.

Puma (maggio 1990 - 21 maggio 2006)