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27 marzo 2008

Io sono qui (reprise)

Come un paio di anni fa, ho di nuovo fatto il test su quale sia il partito più vicino alle mie posizioni. Se si vuole capire come funzioni, rimando a questo articolo.


Noto con piacere la mia lontananza da Lega, UdC e i partiti(ni) di estrema sinistra. La quasi totale coincidenza con il PD credo sia da prendere con le molle, in quanto, come si legge nell'articolo che ho linkato, sono il partito che ha più di tutti evaso risposte esplicite sulle domande poste, segno che forse non sono del tutto d'accordo sulle varie questioni.

29 gennaio 2008

Festeggiare?

Non ne vedrei il motivo: sono tre mesi che, causa impegni, non scrivo post. E due giorni fa la situazione non è cambiata, pur festeggiando i due anni dall'apertura del blog.
Ad ogni modo, riporto quello che, curiosamente, appariva sulla mia pagina personale di Google qualche minuto fa, e che mi ha fatto fare un paio di risate:

07 giugno 2007

Occhi sul Darfur

Riporto una mail ricevuta da un membro della mailing list di Italian Blogs for Darfur:


Appello per monitoraggio online della violenza in Darfur
di Anna Masera

Ieri sera nella conferenza globale in webcast contro la censura su Internet che rischia di trasformarla in qualcosa di molto diverso dalla sua forma originaria. Su www.amnesty.org Irene Khan, segretaria generale di Amnesty, ha dichiarato: "Nell'era della tecnologia, Internet è diventato la nuova frontiera nella lotta per i diritti dei dissidenti. Con l'aiuto di alcune tra le più grandi compagnie mondiali, alcuni governi come quello della Bielorussia, della Cina, dell'Egitto, dell'Iran, dell'Arabia Saudita e della Tunisia monitorano le chat room, chiudono i blog, pongono dei limiti nella ricerca sul web e bloccano siti. Persone sono state imprigionate in Cina, Egitto, Siria Uzbekistan e Vietnam per aver postato e condiviso informazioni online. Ogni persona ha il diritto di inviare e ricevere informazioni ed esprimere la propria opinione senza paura o interferenze".
Nel suo rapporto 2007 Amnesty International ha reso noto di aver iniziato a monitorare, inserendole su Internet, le immagini raccolte dal satellite su villaggi del Sudan devastati dalle violenze nella regione del Darfur, per far pressione su Khartoum affinchè consenta di inviare nella regione truppe di pace dell'Onu.
L'appello invita a registrarsi all'indirizzo www.eyesondarfur.org, che verrà aggiornato regolarmente con nuove immagini, per aiutarli a tenere sotto controllo 12 villaggi in posizioni delicate e informare Khartoum che queste zone sono strettamente monitorate per registrare ogni segnale di violenza. Oltre 200.000 persone sono morte e due milioni hanno abbandonato le proprie case da quando è iniziato nel 2003 il conflitto nel Sudan occidentale tra le etnie africane che si ribellano al governo, sostenuto dalla milizia araba Janjaweed. Khartoum afferma che i morti sono stati 9.000 e rigetta le accuse di genocidio.
Il Consiglio di Sicurezza Onu lo scorso anno ha adottato una risoluzione per dispiegare truppe di 23.000 uomini fortemente "ibride" Onu-Unione Africana. Ma il presidente del Sudan Omar Hassan al-Bashir ha definito eccessivo il numero di questo dispiegamento. Ed ha accettato solo l'impiego di 3.000 uomini della forza di polizia Onu e personale militare in aiuto ad una forza dell'Unione Africana di circa 7.000 uomini. Tuttavia il piano finale sulla forza ibrida non ha ancora raggiunto Khartoum per via delle divergenze tra Onu e Ua sul controllo delle operazioni.
Amnesty dice che le immagini via satellite possono arrivare a mostrare oggetti di 60 centimetri, cosa che permetterebbe di individuare capanne distrutte, raggruppamenti di soldati o profughi in fuga. "Ci aspettiamo che il governo sudanese protegga questi e gli altri villaggi in tutto il Darfur. Ci aspettiamo che restino intatti oggi, domani e molto più in là nel futuro", ha dichiarato Ariela Blatter, direttore del Centro Prevenzione e Intervento Crisi della sezione Usa di Amnesty, che ha diretto il progetto di monitoraggio, chiamato Eyes on Darfur (occhi sul Darfur).

13 aprile 2007

Incredible machine

Un video fantastico, indicatomi di recente da un amico.
Solo dei giapponesi potevano concepire una cosa così malata...

11 aprile 2007

Google Earth per "spiare" il Darfur

Ecco un interessante esempio di come la tecnologia possa essere utile alla causa dei diritti umani. Da questa notizia sul sito della Reuters si apprende di un progetto dell' Holocaust Memorial Museum di Washington per la mappatura della regione del Darfur, da effettuare con il noto software di Google. Lo scopo è mettere in evidenza le atrocità compiute in quella regione, per fare in modo che risulti più difficile alla comunità internazionale ignorare coloro che hanno bisogno di un urgente aiuto.

15 dicembre 2006

Abandonware

Sono in molti ad aver avuto a che fare, fin dalla fine degli anni '80, con i primi personal computer e console come il Commodore64, l'Amiga ecc., e ad aver conosciuto i primi giochi, magari dalla grafica che ora giudicheremmo terribile, ma comunque molto creativi e divertenti.
Ebbene, dopo una fase di transizione in cui si sono visti giochi sempre migliori da far girare su computer sempre più potenti, in molti di questi giocatori di lungo corso ha iniziato a farsi strada una vocina, un ricordo delle ore passate tanti anni prima davanti ai vari Lemmings, Prince of Persia, o al primo Monkey Island.
Di conseguenza, qualcuno un po' più pratico si è messo di impegno per far girare quei vecchi giochi anche sui moderni pc, e sono nati i primi siti dedicati all'abandonware, neologismo che sta a indicare l'abandoned software, ovvero programmi ormai praticamente fuori circolazione.
Alcuni di questi siti sono: lostgames, abandonia, cdosabandonware, noodan e tanti altri facilmente trovabili con una ricerca in rete, da cui è possibile scaricare tantissimi archivi contenenti degli autentici pezzi da museo informatico.
La cosa in sè non è legale, dato che i diritti di copyright appartengono alle case di produzione per 75 anni, e infatti per mantenersi entro un confine accettabile i siti di abandonware tolgono dalla rete i giochi su richiesta. Tuttavia, ci si appella al fatto che si tratti di software (appunto) abbandonato dalle stesse case, ovvero per il quale non viene più fornito supporto, per cui questa opera di raccolta ha anche il fine di non vedere scomparire giochi e in genere programmi che hanno in un serto senso fatto la storia e, diciamocelo, sono un pezzo del nostro passato.

04 dicembre 2006

Manageriale online

Alcuni mesi fa, grazie a un amico, ho scoperto Hattrick.
Si tratta di un gioco online a cui sono iscritti quasi un milione di utenti in tutto il mondo (la maggior parte in Europa).
Ogni nazione ha un certo numero di serie (l'Italia ne ha dieci) organizzate in gironi da otto squadre. Per poter partecipare si fa richiesta dal sito, e dopo un po' di tempo vi viene assegnata una squadra, generalmente appartenente alla serie X, che dovete gestire e migliorare per conquistare la promozione a gironi di serie successive.
Per apprendere le varie funzionalità del gioco esiste un tutorial, ovvero c'è una serie di prove il cui superamento dà dei premi in denaro che si possono utilizzare per iniziare a potenziare la squadra. Volta per volta è così possibile accedere a nuove caratteristiche del gioco, fino a ottenere la licenza. A questo punto, si dispone del gioco completo.
Esiste un forum, nel quale è possibile chiedere a giocatori più esperti consigli per andare avanti, e c'è la possibilità di vendere o comprare giocatori all'asta, una delle cose più divertenti; si amministra l'economia del club, e gestisce l'allenamento dei giocatori per farne migliorare le abilità.
Esistono anche regole abbastanza rigide su alcuni aspetti del gioco, che fanno sì che non ci siano perditempo o "cazzeggiatori", elemento che va a tutto vantaggio dello spirito di collaborazione e dell'onestà tra gli utenti.
In generale, per chi è appassionato di giochi come i vari Football Manager o Scudetto può essere senz'altro interessante, lo consiglio vivamente.

29 giugno 2006

Giochi dell'antiguerra

Leggete un po' qui:

Presentati alla conferenza Games of Change dei videogame coinvolgenti che rendono i giocatori consapevoli dei problemi mondiali


NEW YORK, 29 giu - Ma quali modelli diseducativi e istigatori di violenza! I videogame possono aiutare a salvare il mondo e far crescere nei giovani giocatori la consapevolezza delle ingiustizie e drammatiche condizioni di vita di molti popoli. Lo dimostra la conferenza Games of Change alla New School University di New York che, giunta alla sua terza edizione con un numero di partecipanti sestuplicato rispetto alla prima del 2004, ha visto la presentazione di alcuni game "consapevoli", tra i quali spiccano Darfur is Dying e PeaceMaker.
Gli appassionati non abbiano paura, non si tratta di intrattenimenti barbosi, ma di giochi (che si possono scaricare gratuitamente dalla rete) che usano come sfondo e contesto aree problematiche del Pianeta. C'è eccome una componente violenta, ma è perpetrata dai personaggi reali dei Paesi in guerra, come il Sudan in Darfur is Dying, e non dalle persone che stanno davanti allo schermo. L'obiettivo di queste ultime è di evitare di essere uccisi o, in Peacemaker, di interpretare il ruolo del primo ministro israeliano o del presidente palestinese, per cercare di portare la pace in Medio Oriente risolvendo il conflitto con l'uso di discussioni diplomatiche invece che rispondendo con attacchi militari.
«È la nuova generazione dell'attivismo», ha detto Stephen Friedman, general manager di mtvU, un canale televisivo posseduto da Mtv, i cui programmi sono molto seguiti dai più giovani. Lo dimostrano i dati di download dei giochi consapevoli: Darfur is Dying è stato scaricato più di 750.000 volte negli ultimi due mesi; Food Force, creato dal World Food Program delle Nazioni Unite, è stato prelevato da internet da più di due milioni di utenti. (Libero News)

E visto che ci sono, ricordo che, compilando questo modulo, è possibile esortare i maggiori media italiani a dare più spazio a notizie sul Darfur.

28 aprile 2006

Quando morirò

Questo simpatico test mi ha detto che morirò, in una ipotesi ottimistica, venerdì 25 gennaio 2069 alle 16:57, ossia (nel momento in cui scrivo) tra 1.980.124.800 secondi, "volando fuori dalla finestra dopo essere inciampato nel tappeto nuovo del salotto". Invece, in una ipotesi pessimistica, accadrà domenica 25 agosto 2059 alle 18:09, ossia tra 1.683.341.342 secondi, "soffocato dai debiti (in pratica cinque tonnellate di fatture ti cadranno addosso)".
Se vi va, e soprattutto se non siete scaramatici, vi consiglio di farlo, e anche di leggere i commenti sotto le diverse risposte.

E visto che c'ero, ho fatto anche il test dell'aldilà, per vedere dove andrò dopo, e il risultato è questo: finirò in Paradiso per 2774 anni nel Cielo di Mercurio tra gli spiriti che operarono il bene (a che livello sono?) a prendere il sole sulla sterminata spiaggia mercuriana.
Praticamente me la sono cavata per poco (vedere il link alla figura dei Cieli e dei Gironi).