14 aprile 2008

J.K. Rowling e altri autori chiedono un intervento immediato in Darfur

L'autrice della saga di Harry Potter, J.K. Rowling, insieme ad altri autori di libri per ragazzi come Judy Blume, R.L. Stine, Cornelia Funke e Louis Sachar, hanno pubblicato ieri una lettera aperta domandando "che il mondo si svegli davanti all'attacco ai bambini che sta avvendendo in Darfur".

La lettera è stata pubblicata alla vigilia della Giornata Mondiale per il Darfur, che commemora il quinto anniversario del conflitto, ed è stata firmata da 14 autori per ragazzi del Nord America, Africa, Europa e Medio Oriente, i quali esigono un'azione da parte della comunità internazionale. La lettera recita:

"Bambini che appena hanno l'età per camminare, senza parlare di correre, hanno visto le loro case bruciare, le loro madri violentate e i loro padri assassinati. La maggior parte sono raggruppati in campi di rifugio, traumatizzati ed esausti... E' tempo di cambiare la storia. In aprile molti bambini del Darfur staranno celebrando il loro quinto compleanno senza aver mai conosciuto la pace. Il mondo deve risvegliarsi. Per molto tempo ha lasciato questi bambini soffrire. I nostri politici devono agire in Darfur... I bambini del Darfur non hanno chiesto questa guerra, ma passano i loro giorni intrappolati nel conflitto, tra entrambi i fuochi. Bisogna permettergli di essere dei bambini, ancora. Nonostante il terrore che affrontano quotidianamente, c'è ancora speranza e sogni. Il mondo deve agire ora per dare ai bambini del Darfur un futuro."

La lettera richiama un'immediata interruzione delle ostilità, un dispiego totale delle forze per la pace dell'ONU, che possa bloccare questa inutile guerra che sparge solo sangue innocente. Se possiedi un sito, un blog o un forum, partecipa come noi a Italian Blogs for Darfur, e firma l'appello on-line. Non rimanere indifferente a questa tragedia!

Da GiratempoWeb.

27 marzo 2008

Io sono qui (reprise)

Come un paio di anni fa, ho di nuovo fatto il test su quale sia il partito più vicino alle mie posizioni. Se si vuole capire come funzioni, rimando a questo articolo.


Noto con piacere la mia lontananza da Lega, UdC e i partiti(ni) di estrema sinistra. La quasi totale coincidenza con il PD credo sia da prendere con le molle, in quanto, come si legge nell'articolo che ho linkato, sono il partito che ha più di tutti evaso risposte esplicite sulle domande poste, segno che forse non sono del tutto d'accordo sulle varie questioni.

19 marzo 2008

Termina l'Odissea

A costo di far sembrare questo blog una bacheca di annunci funebri, non posso non dedicare un post allo scomparso Arthur Clarke, tra i più importanti scrittori di fantascienza del secolo.
E visto che ho letto alcuni dei suoi scritti, consiglierei quello che secondo me è uno dei suoi migliori racconti: "Angelo Custode", contenuto nella raccolta che prende il nome dal racconto "La sentinella", che originerà la sceneggiatura e il libro di "2001: Odissea nello spazio".
Come molti altri racconti, si chiude con un finale a sorpresa. Tuttavia, il fatto che la sorpresa sia accennata in maniera molto misteriosa mi indusse a pensarci davvero parecchio, dopo averlo letto. Di conseguenza, è come se avessi rivissuto il racconto molte volte, dandomi un senso di partecipazione raramente vissuto in altre occasioni. La cosa intrigante è che ciò che mi convinse di essere arrivato alla giusta conclusione fu un elemento che era stato sotto i miei occhi fin dall'inizio del racconto: il suo titolo!

07 marzo 2008

Grandshow

In questi ultimi giorni la "querelle" Glashow-Carlucci (!!!) ha avuto un ulteriore sviluppo. Di seguito, propongo la lettera che il Premio Nobel (dei due, è il primo) ha inviato alla subrette (dei due, è la seconda). L'ironia dell'ultima frase è semplicemente grandiosa.

Il testo originale in inglese, così come la traduzione, è preso da qui.


Gentile Signora Carlucci:

Grazie per la sua lettera di richiesta per quanto riguarda la pubblicazione di Altarelli et al. su Nuovo Cimento proprio dopo la scoperta di Ting-Richter.

Come lei forse saprà l’affermazione degli autori - che il bosone appena scoperto potrebbe essere un mediatore debole neutro - è falsa. Questo per loro non è motivo di cui vergognarsi. Congetturare è il mestiere dei teorici, e noi spesso troviamo che le nostre stesse congetture sono sbagliate.

Io stesso ho pubblicato più di qualche articolo rivelatosi poi errato. Così accade alla maggior parte dei colleghi. Questo fa parte del gioco!

La pubblicazione di Altarelli et al. è giusto una delle tante pubblicate anche se con interpretazioni false della particella J/PSi. Per sua informazione aggiungo di seguito i titoli di otto pubblicazioni dal primo numero del 1975 del Physical Review Letters. Tutti questi lavori cercano di spiegare la nuova particella. Due sono corretti, uno è ambiguo, e cinque sono completamente sbagliati. Le pubblicazioni false includono due dai Premi Nobel (Schwinger e Yang) e una dal vincitore del Wolf Prize e del National Medal of Science (M. Golhaber). Altarelli et al. sono in eccellente compagnia.

Gli scienziati pubblicano risultati speculativi non perché essi siano veri, ma perché essi potrebbero essere veri. Se si trattengono dalla pubblicazione delle loro speculazioni per paura che esse non possano essere vere, non ci sarebbe progresso nella scienza. Perfino i nostri più grandi eroi, Galileo, Newton e Einstein, hanno pubblicato speculazioni che si sono poi rivelate abbastanza sbagliate.

Posso fornirla di citazioni, se lei desidera controllare le loro competenze scientifiche.


Cordialmente

Sheldon Lee Glashow

05 marzo 2008

Onore al padre di D. and D.

E' morto oggi Gary Gygax, ovvero il responsabile di ore di divertimento passate dal sottoscritto negli anni delle scuole superiori, in compagnia di amici. E sono sicuro di essere in compagnia di milioni di persone in tutto il mondo.

22 febbraio 2008

Scontro tra titani



Dopo la vicenda del Papa alla Sapienza, e la lettera inviata al Rettore dell'università da parte di molti fisici, la nomina al ruolo di Presidente del Cnr di uno di questi, vale a dire Luciano Maiani, ha subito un momentaneo arresto. La vicenda si è poi risolta, con la nomina dell'eminente fisico.
Tuttavia, in quei giorni hanno trovato posto le affermazioni dell'onorevole (?) Gabriella Carlucci, che mettevano in dubbio la legittimità della nomina, e soprattutto la chiara fama del fisico in questione, tirando in ballo anche una presunta opinione negativa del Premio Nobel Sheldon Glashow, col quale Maiani elaborò il cosiddetto modello GIM (Glashow-Iliopoulos-Maiani).
In questa pagina trovate gli articoli in ordine cronologico, con il botta e risposta tra la Carlucci, sempre vicina al mondo dello spettacolo, e Glashow, con in aggiunta un interessante commento del Prof. John Iliopoulos sullo stato delle cose in quegli anni.

13 febbraio 2008

Fuga di scatole craniche

Questo tipo di fuga, almeno, non lascia molti rimpianti...

01 febbraio 2008

Perché si scioglie la calotta polare?

Segnalo un articolo sul sito di Repubblica in cui si parla di una interessante ricerca italiana, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Il recente aumento dello scioglimento dei ghiacci nella regione artica dimostrerebbe di dipendere principalmente dalle variazioni dell'orbita della Terra intorno al Sole, e dunque dalle diverse condizioni di insolazione.
Qualcuno ha detto CO2?


Durante la scorsa estate lo scioglimento della calotta glaciale del Polo Nord ha raggiunto livelli storici. Le cause sono state individuate nell'aumento della temperatura globale terrestre. Tuttavia il reale meccanismo che lega i due fenomeni non risulta ancora perfettamente chiaro. Ora però, una ricerca, pubblicata sulla rivista internazionale Paleoceanography, realizzata da scienziati italiani, avrebbe scoperto il meccanismo che sta alla base del rapido scioglimento della calotta polare.

Essa ha come base la teoria di Milankovitch, il quale all'inizio del secolo scorso, trovò una correlazione tra le variazioni dell'orbita della Terra attorno al Sole e l'alternarsi delle glaciazioni con periodi più caldi. Il matematico serbo scoprì cioè che le glaciazioni e la loro scomparsa si verificano in seguito al fatto che l'orbita della Terra non è sempre identica a se stessa e ciò determina nel corso del tempo delle piccole variazioni dell'energia che arriva dal Sole.

La teoria tuttavia, non dava modo di capire fino in fondo come avveniva lo scioglimento delle calotte polari alla fine del periodo glaciale, l'ultimo dei quali è terminato 14.000 anni fa. La teoria cioè, non spiega quando si innesca lo scioglimento totale dei ghiacci.

Fabrizio Marra, Fabio Florindo e Enzo Boschi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia avrebbero trovato la soluzione al problema. Spiega Marra: "Il nostro studio sottolinea ancora una volta che quanto scoprì Milankovitch era corretto e cioè che la quantità di insolazione che colpisce l'emisfero nord nei mesi estivi regola il meccanismo delle glaciazioni, ma in più abbiamo scoperto l'esistenza di una 'soglia' di insolazione estremamente piccola che discrimina tra il permanere della glaciazione e uno scioglimento drammatico delle calotte polari, che regrediscono rapidamente fino allo stabilirsi di condizioni simili a quelle dell'attuale periodo temperato". In altre parole, la scoperta mette in luce il fatto che esisterebbe un limite della temperatura che una volta superato rende drammatico lo scioglimento dei ghiacci polari.

Il modello messo a punto dai ricercatori evidenzia che non è tanto il verificarsi di particolari massimi di insolazione, cioè periodi molto caldi dell'anno, bensì il verificarsi di minimi 'moderati', cioè inverni meno freddi della media, a innescare il veloce scioglimento delle calotte polari. In altre parole agisce di più sullo scioglimento dei ghiacci un inverno mite che un'estate molto calda. La ricerca d'Ingv ha elaborato un modello che ha permesso di ricostruire con estrema precisione la fine delle glaciazioni avvenute tra 800.000 e 350.000 anni fa.

La studio mette in luce quanto il sistema atmosfera-oceani sia sensibile anche alle più piccole variazioni di temperatura per cause naturali. E a tal proposito Boschi, presidente dell'INGV e coautore della ricerca sottolinea: "Questa scoperta evidenzia il ruolo determinante dell'insolazione sulla regolazione dei cambiamenti climatici a scala globale e questo fa riflettere sull'effettivo ruolo dell'anidride carbonica come fattore predominante sull'andamento della temperatura. Ma la scoperta che questo meccanismo naturale potrebbe avere un ruolo prevalente nell'attuale cambiamento climatico non attenua le preoccupazioni sulla possibilità che nei prossimi decenni ci si avvii verso un pianeta sempre più surriscaldato".

29 gennaio 2008

Festeggiare?

Non ne vedrei il motivo: sono tre mesi che, causa impegni, non scrivo post. E due giorni fa la situazione non è cambiata, pur festeggiando i due anni dall'apertura del blog.
Ad ogni modo, riporto quello che, curiosamente, appariva sulla mia pagina personale di Google qualche minuto fa, e che mi ha fatto fare un paio di risate:

16 ottobre 2007

Nairobi chiama, Roma.. non sente

Da ItaBlogs4Darfur:

Tanto valgono i 300.000 morti del Darfur: nei telegiornali italiani, nel 2006, è stata dedicata poco più di un'ora al conflitto in Darfur, regione del Sudan dove si consumano efferati crimini contro l'umanità e dove lo stupro è usato come terribile arma da guerra.
Non abbiamo notizie neanche dallo Zimbabwe, dal Congo, dal Delta del Niger, dalla Somalia, solo per citare altre aree dell'Africa in cui i diritti umani valgono meno di un fucile.
Ammettiamolo, si sa da sempre che in Africa si muore e si soffre; quale sarebbe la notizia, quale l'interesse per il pubblico?
Noi non ci rassegniamo al mercato dell'audience: se c'è un compito al quale la televisione non può sottrarsi, soprattutto il servizio pubblico televisivo, dall'indubbia penetrazione di massa, è l'educazione dei singoli ai valori fondanti della società e della democrazia.

Il servizio pubblico televisivo sembrava aver fatto un primo importante passo in avanti con l'apertura di una sede RAI a Nairobi, Kenya, il 18 maggio 2007, con grande soddisfazione delle agenzie missionarie e delle associazioni della Tavola della Pace.
Ma l'operazione, a un semestre di distanza, assume sempre più il gusto amaro del "lavaggio di coscienza" da parte della sede di viale Mazzini, nonostante l'impegno del giornalista Enzo Nucci, a cui è stata affidata la direzione della sede africana.
Dall'apertura della sede, sono stati trasmessi solo un'ora di servizi dall'Africa. Il bel reportage di Nucci sui Monti Nuba, Sudan, La scuola della speranza, della durata di 18 minuti, è stato trasmesso a Raitre, nella rubrica Primo Piano, alle ore 23.20.
"Nel gennaio scorso, proprio a Nairobi, - si legge in Panorama, [segnalazione di Antonio] - si è svolto il primo Forum sociale mondiale in Africa. Nonostante le tematiche caldissime affrontate dagli oltre 10mila partecipanti della grande kermesse no global (si va dalla lotta all’Aids alla sfida commerciale decisiva rappresentata dai nuovi accordi partenariato economico tra l’Unione Europea e i paesi africani), la Rai ha mandato in onda appena due minuti di servizio sul Tg3 per un evento durato un’intera settimana".

Continua il nostro impegno per una migliore qualità dell'informazione televisiva italiana: chiediamo più informazione sul Darfur e sulle crisi umanitarie dimenticate.
Firmate il nostro appello.


In aggiunta, ecco un video realizzato da Antonella Napoli, membro di ItaBlogs4Darfur.