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23 ottobre 2006

Omaggio a un campione

Ieri Michael Schumacher si è ufficialmente ritirato dalle corse. Ha disputato il suo ultimo Gran Premio, e l'ha fatto con l'ennesima gara straordinaria, resa tale anche dalla grandissima rimonta a cui è stato obbligato dalla rottura di uno pneumatico, che l'ha portato ad avere un giro di ritardo dai primi dopo pochi giri. Non ha vinto il campionato, soprattutto per i due colpi di sfortuna delle ultime due gare, ma in fondo non cambia niente, e chissà, magari questa sconfitta lo rende più simpatico.

Perché in effetti, pur con tutte le vittorie che ha dato alla Ferrari, secondo me non è mai entrato del tutto nel cuore dei tifosi, almeno per l'aspetto umano. Quell'atteggiamento troppo "tedesco", il fatto che parlasse sempre in inglese, ha sempre scaldato poco gli animi italici. Ma credo che alla fine, anche grazie alle interviste più "sbottonate" (e in italiano) di ieri, sapendo che si ritira anche per dedicarsi a cose "semplici" come la famiglia e i figli, e con la consapevolezza che si trattava dell'ultima gara del più grande campione di Formula 1 di tutti i tempi, l'ho sentito davvero più umano, e credo che ciò valga per molti tifosi che, pur non tifando per la Ferrari, seguono l'Automobilismo e hanno assistito in questi anni alle sue imprese.

Non è difficile immaginare che dovremo aspettare davvero tanto per avere un altro pilota di questa statura, o anche solo un po' meno forte, perché i pur bravi Alonso e Hakkinen di sicuro non potranno mai eguagliare ciò che è stato in grado di fare.

Grazie Michael, per quello che hai fatto per i tifosi e per la Ferrari.

15 maggio 2006

Dalle stelle alle stalle

Nella domenica in cui Fernando Alonso fa lo Schumacher e conquista un meritato primo posto al Gran Premio di Spagna, e in cui Ivan Basso mostra tutta la sua classe, ho visto due tennisti eccelsi dare spettacolo al Foro Italico. Per 5 ore e 6 minuti hanno dato vita a uno tra i più bei match mai visti, che ha visto 3 tie breack su 5 set giocati, nel primo dei quali Federer ha strapazzato Nadal 7-0, ma che ha visto quest'ultimo fare un prodigioso recupero e vincere il punto sull' 1-3 nell'ultimo e decisivo tie breack, che l'ha riportato in carreggiata e gli ha permesso di vincere, a 19 anni, per la seconda volta consecutiva il torneo di Roma ed eguagliare il record di 53 vittorie consecutive su terra.

Dopodichè, ho visto allibito le immagini di una festa assolutamente surreale e fuori luogo, e ho visto le lacrime di coccodrillo di chi per anni ha tiranneggiato a destra e a manca, e ora fa l'agnellino chiedendo con voce rotta di non fargli domande ma di dire solo ciò che ha da dire, perché non ha la forza per fare altro. Comodo, no?

01 maggio 2006

In memoria di Ayrton Senna

Ricordo quel giorno, stavo pranzando con i miei, e stavamo vedendo il Gran Premio di Imola, quando accadde quella tragedia. Non si videro subito le immagini dell'incidente, solo la macchina in pezzi, e poco dopo l'intervento dell'ambulanza, la tracheotomia, lo svanire delle speranze...
A dodici anni da quel Primo Maggio 1994, ancora una volta ti ricordo, Ayrton.