AIDS e HIV
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A distanza di anni, a volte mi sono chiesto cosa fosse rimasto di tutto il clamore fatto in quel periodo, visto che di AIDS sentivo parlare molto meno, o per esempio quanti fossero i contagi in Italia. Un po' di mesi fa mi sono imbattuto in un sito, che ho ritrovato solo alcuni giorni fa, nel quale trovai molte informazioni interessanti e che pubblicizza alcuni libri, italiani e non, sull'argomento. Essenzialmente, ho scoperto che esiste una corrente di pensiero in medicina molto critica verso le posizioni ufficiali, che poi sono quelle diffuse presso i profani come me, ovvero che il virus dell'HIV sia la causa dell'AIDS. In particolare consiglio di leggere la prefazione al libro di Peter Duesberg, Inventing the AIDS virus, scritta dal premio Nobel per la Chimica del 1993, Kary B. Mullis, poiché mi sembra molto istruttiva.
Io non sono un esperto del settore, e ne ho letto solo alcune parti, ma nelle varie pagine del sito è sempre riportata un'ampia bibliografia con riferimenti a pubblicazioni scientifiche, cosa che depone a favore della serietà di ciò che è riportato.
1 commento:
Ottimo. Possibile che il virus dell'Aids abbia cominciato ad esistere negli anni '80 ? Invece: presero un insieme di oltre 30 malattie preesistenti e le chiamaraono AIDS. Aid in inglese significa "Aiuto", quindi Aids in italiano suona come "Aiuti". Non sembra una strana coincidenza che uno dei massimi "esperti" (di disinformazione) in Italia si chiami appunto Aiuti ?
L'Aids non è una malattia contagiosa, non si trasmette con sangue infetto ne' con rapporti sessuali non protetti. Il preservativo permette di non fare figli e di non contrarre le VERE malattie veneree, ma non mette al riparo dall'AIDS. Usare il preservativo e non scambiarsi le siringhe è un mito: se devi prendere l'immunodeficenza (attraverso l'uso di droghe e poi "grazie" alle "amorevoli" cure mediche mediante AZT) te la becchi comunque. Per saperne di più: leggersi le 722 pagine del libro di Duesberg e, molto modestamente, visitare il mio blog
Pandemia 1918
Grazie per l'attenzione
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