04 aprile 2007

Castronerie

Passato il periodo in cui Gianni Minà e compagnia (Pago Pena, Cumpai Segundo, ecc. ;-) ) dovevano quasi essere in lutto per la possibile dipartita del leader cubano, si è assistito a un ritorno nelle cronache da parte di quest'ultimo, autore negli ultimi giorni di due articoli in cui critica duramente, tanto per cambiare, Bush.
Nel primo di essi egli accusa il presidente degli USA di "condannare a morte 3 miliardi e mezzo di persone" con l'intenzione di utilizzare l'etanolo prodotto a partire dai cereali per ridurre la dipendenza dal petrolio. Quindi, se da una parte dobbiamo sentire gli ambientalisti criticare Bush perché non ha voluto firmare il protocollo di Kyoto, dall'altra si deve sentire un Castro criticare una misura volta a ridurre la dipendenza degli USA dall'oro nero, con conseguente riduzione dell'inquinamento. Della serie: come la fai e la fai, se ti chiami Bush devi essere criticato a prescindere. In tutto ciò, il titolo dell'articolo del Corriere è: "Castro ambientalista", quando condanna un tentativo di ridurre l'uso del petrolio...mah!
Il secondo articolo si pone sulla scia del primo e rincara la dose, arrivando a teorizzare che questa misura, vale a dire la produzione di etanolo, possa significare "l'internazionalizzazione del genocidio"... arimah!

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