09 maggio 2006

Gli sporchi amerikani inquinano...sempre meno

Segnalato a catena da Paolo di Lautreamont e da happytrails, ho trovato un rapporto dell'EPA (Environmental Protection Agency) che prova come negli anni dal '70 a oggi ci sia stato un inequivocabile calo delle emissioni nocive negli Stati Uniti. In questa pagina si possono trovare tutti i rapporti, per argomento.
In particolare, il primo mostra trend generici per cui, a fronte di un costante aumento della crescita della produzione, del traffico, del consumo di energia e della popolazione, si osserva un netto calo nell'emissione dei sei principali inquinanti.
Nel rapporto sull'inquinamento da particelle si vede invece come le concentrazioni di PM10 siano scese in media, dal 1988 al 2003, del 31%, mentre le PM2.5 del 30% negli ultimi 25 anni. In questo capitolo si possono vedere i trend regione per regione.
Consiglio una lettura, specie a chi soffre di pessimismo cronico.

Joel Schwartz, in un articolo, sottolinea come gli ambientalisti affermino invece addirittura il contrario:

Environmental fear factories aren't celebrating. Shortly after the 2005 ozone season ended, the environmental group Clean Air Watch proclaimed "Smog Problems Nearly Double in 2005."[2] Pennsylvania's Department of Environmental Protection warned "Number of Ozone Action Days Up from Last Year."[3] And EPA's New England regional office noted that "New England Experienced More Smog Days during Recent Summer."[4] Writing on 2005 ozone levels in Connecticut, a New York Times headline warned "A Hot Summer Meant More Smog.[5]

Ozone levels were indeed higher in 2005 when compared with 2004. 2005 was only the second lowest ozone year since the 1970s, while 2004 was the lowest. Ozone levels were so improbably low in 2004 that it would have been astounding if ozone wasn't higher in 2005. The real news was the unprecedented plunge in areas violating the ozone standard, and the fact that 2005 was one of the hottest years on record -- conditions that favor high ozone -- yet ozone levels remained at historic lows.[6] Both stories have gone unnoticed by the mainstream media.

Questo discorso si ricollega bene alla mia serie di post sugli ambientalisti, poiché anche se non ho ancora parlato dei loro cavalli di battaglia, ho già accennato al catastrofismo come modus operandi delle organizzazioni ambientaliste, e questo ne è un ottimo e attuale esempio.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Scommettiamo che il manifesto e Liberazione non lo pubblicheranno?

Davide ha detto...

Dubito proprio...