31 maggio 2007

Legami tra Italia e Sudan

Segnalo un articolo non recente, ma che spiega alcuni risvolti interessanti della situazione del Sudan.

Petrolio e politiche di guerra
La lunga storia di guerra sudanese sembra non doversi ancora concludere, nonostante l’incoraggiante pace siglata il 26 maggio 2003 tra governo e ribelli del Sudan people's liberation movement / Army (Splm/A) - protagonisti di ventun anni di conflitto nel sud - e il protrarsi del cessate il fuoco.

Dal febbraio 2003 nel Darfur altri due gruppi ribelli - l’Esercito/movimento di liberazione del Sudan (Sla/m) e il movimento per la giustizia e l’uguaglianza (Jem) - combattono contro Khartoum, accusato d’averli estromessi dalle trattative di pace e di sostenere le milizie arabe janjaweed, responsabili di violenze contro la popolazione nera in Darfur.
Punto focale delle trattative la spartizione dei proventi petroliferi dei giacimenti del Sud Sudan.

"Mentre nel Darfur infuriano le violenze, c’è chi con il regime al potere in Sudan fa buoni affari in campi come il petrolio, le armi, le tecnologie sensibili: dalla Cina alla Malaysia, dall’Iran alla Russia, dal Canada alla Gran Bretagna. E, non per ultima, all’Italia, che risulta il terzo cliente della produzione petrolifera sudanese". Così Francesco Terreri, collaboratore di Nigrizia, in un’analisi pubblicata da Microfinanza, in cui evidenzia i principali interessi economici internazionali che ruotano attorno al paese africano. Con lui abbiamo cercato di approfondire ulteriormente questi temi.

La storia del Sudan come produttore di petrolio è una storia piuttosto recente e, fino a pochi anni fa, legata all’Italia…

L'Italia, con l’Eni, fu tra i primi paesi ad effettuare ricerche nel paese, negli anni ’50. Si trovarono i primi giacimenti, che però non riuscivano neanche a soddisfare il mercato interno. Il Sudan appare come paese esportatore solo dal 1999, anno del decollo della produzione grazie allo sfruttamento del più importante bacino estrattivo, quello di El Muglad, 800 km a sud-ovest di Khartoum.

Nasce la prima aggregazione di interessi in mano al consorzio cinese-malaysiano Greater Nile Petroleum Operating Company (Gnpoc), che detiene complessivamente il 70% del capitale. La compagnia statunitense Chevron, così come l’italiana Eni, abbandona, lasciando spazio ad una società privata canadese, la Talisman Energy - che subentra con il 25% -, mentre il restante 5% è della Sudapet, in mano al governo.

Secondo un rapporto diffuso dal ministero dell’Economia di Khartoum gli Emirati Arabi sono oggi tra i principali investitori in Sudan, in particolare nel settore petrolifero…

Gli Emirati Arabi sono tra i primi investitori perché, oltre che produrre petrolio in proprio, costituiscono una sorta di "centro di servizi" che si occupa del collocamento dei prodotti petroliferi sul mercato. Circa un terzo delle importazioni negli Emirati sono poi riesportate. È una funzione di broker che si pone anche in concorrenza alla consolidata posizione in questo senso occupata dalle grandi imprese statunitensi.

La Chevron ufficialmente ha abbandonato il Sudan. Che interessi hanno quindi gli Stati Uniti nel paese?

L’interesse statunitense, a mio avviso, non consiste, in Sudan come in Iraq, nell’appropriarsi fisicamente dei pozzi, ma nel preoccuparsi che "governi ostili" non inceppino i meccanismi generali del mercato del petrolio.

E l’Italia che ruolo svolge?

L’Italia è stata, come detto, tra i primi paesi ad effettuare prospezioni in Sudan. Dopo quelle negli anni ’30 della Shell e negli anni ’50 di Mobil e Total, fu l’italiana Agip ad avviare le ricerche nella seconda metà degli anni ’50. L’Agip Sudan proprio nel 1999, quando cominciavano a emergere i primi risultati, è stata venduta a compagnie private dell’Africa orientale. Oggi però l’Italia è il terzo acquirente di petrolio sudanese.

Continua a leggere.

28 maggio 2007

Cosa si deve sentire

Chi segue questo blog sa della mia adesione a un movimento per la diffusione di notizie sul Darfur e la promozione di un appello verso i principali telegiornali nazionali. Ebbene, da Inminoranza apprendo che c'è anche gente, o meglio gentaglia, che difende il governo di Karthoum adducendo il tutto a un complotto dell'Occidente imperialista per mandare truppe in quel paese, ricco di petrolio e di contratti petroliferi con la Cina, che guarda caso è il membro del Consiglio di Sicurezza dell'ONU che più strenuamente si oppone all'intervento dei caschi blu in Sudan...
Non riporto neanche i link alle pagine in questione, si trovano nel post che ho linkato. Tuttavia faccio notare che una di queste contiene a sua volta link a siti come Luogo Comune e il sito sulle Scie Chimiche, nel quale tra le altre cose si sostiene che gli americani sono in grado di controllare il clima.
E vi ho detto tutto!
Un altro, invece, ospita un articolo di Claudio Moffa. Per sapere chi sia questo figurino, prego di leggere da Barbara: qui, qui e qui, mentre di alcuni strascichi della vicenda potete leggere sempre da Inminoranza e dai link nel post.
Insomma, la fuffa complottista non si ferma, così come dimostravano già le "teorie" alternative sull'11 settembre, neanche davanti al dolore e alla sofferenza ancora in atto in una regione martoriata da scontri etnici, prima che politici.

ps: tra l'altro, mi viene da aggiungere che questo terribile complotto ordito dalle potenze imperialiste occidentali è così ben ordito e mirato a convincere l'opinione pubblica, che dei comuni blogger hanno sentito l'esigenza di intraprendere un'iniziativa come Italian blogs for Darfur per promuovere una maggiore informazione sull'argomento in Italia.
Conclusione: voglio i soldi dalla CIA!!!

23 maggio 2007

Nimra adotta i pulcini

Ma come posso non mettere queste stupende e tenerissime foto???





22 maggio 2007

Cara ti amo

Risvolti psicologici nei rapporti fra giovani uomini e giovani donne


Lui : Eravamo fidanzati, poooooi, tu mi hai lasciato, senza addurre motivazioni plausibili...

Lei: Noo...o....oooh..on e' vero, tu non capisci l'universo femminile, la mia spiccata sensibilita', si contrappone al tuo gretto materialismo maschilista...

...ciononostante...

Lui: Cara ti amo.
Lei: Mi sento confusa.
Lui: Cara ti amo !
Lei: Devo stare un po' da sola.
Lui: Cara ti amo !
Lei: Esco appena da una storia di tre anni con un tipo.
Lui: Cara ti amo !
Lei: Non mi voglio sentire legata.
Lui: Cara ti amooooo !

(musichetta...)(il momento dello humor ci vuole)

Lui: Rimani in casa.
Lei: Voglio essere libera.
Lui: Esci pure con chi ti pare.
Lei: Non ti interessi mai di quello che faccio

Lui: Vorrei palparti le tette.
Lei: Porco !
Lui: Mai ti toccherei neanche con un fiore.
Lei: Finocchio !

Lui: Mi drogo, bestemmio, picchio i bambini e non ti cago.
Lei: Ti amo !
Lui: Mi faccio il culo quattordici ore di seguito per mantenerti e ti cago.
Lei: Ti lascio per un tossicomane che non fa un cazzo tutto il giorno, che bestemmia e picchia i bambini.

Lui: Mi metto il goldone...
Lei: Ho un desiderio di maternita'.
Lui: Ho un desiderio di paternita'.
Lei: Mettiti il goldone.

Lui: Cara ti amo.
Lei: Mi sento confusa.
Lui: Cara ti amo !
Lei: Devo stare un po' da sola.
Lui: Cara ti amo !
Lei: Esco da una storia di tre anni con un tipo.
Lui: Cara ti amo !
Lei: Non mi voglio sentire legata.
Lui: Cara ti amooooo !

Lui: Rimango in casa.
Lei: Mi opprimi.
Lui: Esco.
Lei: Questa casa non e' un albergo.

Lui: Ti passo un cubetto di ghiaccio intinto nel Cointreau sulla pancia dopo di che ti scopo bendata.
Lei: Non sono una troia.
Lui: Allora in posizione canonica io sopra tu sotto?
Lei: Che palle !

Lui: Disse la vacca al mulo...
Lei: Oggi ti puzza il culo !
Lui: Disse il mulo alla vacca...
Lei: Ho appena fatto la cacca...

Lui: Cara ti amo.
Lei: Mi sento confusa.
Lui: Cara ti amo !
Lei: Devo stare un po' da sola.
Lui: Cara ti amo !
Lei: Brrr.. esco da una storia di tre anni con un tipo.
Lui: Cara ti amo !
Lei: Non mi voglio sentire legata.
Lui: Cara ti amooooo!

(...harg harg harg...)

Lui: Ed ora uniamo i nostri corpi nell'estasi suprema che e' propria dell'idillio dell'amore.
Lei: No, perche' quando avevo 13 anni mio cugino me l'ha fatto vedere e da allora sono traumatizzata pero' possiamo restare abbracciati tutta la notte senza fare niente, sarà bellissimo lo stesso...
Lui:(te lo tronco nel culo)
Lei:(dai sii serio)

Lui: Usciresti con me domani sera.
Lei: Sono stanca forse ho gia' un' altro impegno.
lui: Beh, poco male cosi' vedo i miei amici.
Lei: Sono libera.

Lui: Mettiamola sul sesso.
Lei: Ho bisogno d'affetto.
Lui: Mettiamola sull'affetto.
Lei: Chiaviamo.

Lui: Io sono come sono.
Lei: Cerca di cambiare.
Lui: Sono cambiato.
Lei: Non sei piu' quello di una volta.

Lui: Tu mi appartienti.
Lei: L' utero e' mio !
Lui: Eccoti i soldi per la pelliccia.
Lei: Eccoti l ' utero !

Evviva l ' amoreeeee !!!

17 maggio 2007

Stranezze di Google Map

Vi suggerisco di fare la seguente prova, segnalatami da un amico:

  1. Andare su http://maps.google.it.
  2. Scegliere "Indicazioni Stradali".
  3. Digitare come indirizzo di partenza Roma e come arrivo New York.
  4. Andare esattamente al punto 50 del percorso e leggere bene!
Ora i navigatori non sono solo intelligenti, ma anche ironici... :)

16 maggio 2007

Evidenze di materia oscura

Un'eccitante notizia che potrebbe interessare gli appassionati di astronomia:

Materia oscura: trovata una prova concreta
È un anello biancastro incastonato tra le stelle. «Ma è soprattutto una delle prove più inequivocabili dell’esistenza della materia oscura», dice orgoglioso James Jee della John Hopkins University di Baltimore (Usa) alla guida del team che ha ottenuto il risultato con il telescopio spaziale Hubble. L’anello è stato scoperto nel cluster di galassie «ZwCI0024+1652», ha un diametro di 2,6 milioni di anni luce e dista dalla terra 5 miliardi di anni luce. La scoperta è casuale ed emersa da una ricerca riguardante la distribuzione della materia oscura nell’universo.

TRACCE INDIRETTE - Le tracce della sua esistenza sono indirette e in genere se ne percepisce la presenza perché piega la luce proveniente da galassie poste dietro a essa. La materia oscura rappresenta uno dei grandi enigmi del cosmo. Secondo le teorie lo riempie per il 23 per cento, poi si aggiungono il 73% di energia oscura e il 4% della materia nota che costituisce l’universo che noi vediamo. Materia e energia sono state battezzate «oscure» proprio perché dovrebbero esistere, ma non si sa di che cosa siano realmente costituite. «Lavoravo da oltre un anno alle immagini dell’anello biancastro - racconta Jee – ed ero convinto che si trattasse di un difetto della fotografia. Ma più i dati erano studiati, più emergeva la convinzione che fosse reale. Alla fine quasi non credevo al risultato che ora appare come certo e inequivocabile».

SCONTRO GALATTICO - È curioso, racconta l’astronomo, che la gigantesca formazione di materia oscura sia il frutto di un tremendo evento cosmico, uno scontro fra cluster di galassie avvenuto 1,2 miliardi di anni fa. Il risultato è il frutto ancora straordinario del telescopio spaziale Hubble il quale, trovandosi intorno alla Terra, permette di vedere ciò che a noi sul pianeta è impossibile scorgere a causa della presenza dell’atmosfera.

Sono a disposizione per ulteriori chiarimenti... :)

11 maggio 2007

Un po' di dati sulla CO2

Come promesso, continuo i post riguardanti il film-documentario di Al Gore e in generale le tematiche ambientaliste sull'effetto serra riportando ciò che ho trovato su questo sito, che consiglio di visitare:

23 febbraio 2007 – La serie storica delle concentrazioni di biossido di carbonio (CO2) ostentata dal Comitato Intergovernativo sul Cambiamento Climatico come giustificazione per la riduzione dei cosiddetti “gas serra”, è una frode. Una ricerca da parte del professor Ernst-Georg Beck, tedesco di Friburgo, mostra che il comitato ha raccolto selettivamente i dati sul CO2 prima del 1957, attraverso misurazioni effettuate su carote di ghiaccio prelevate di recente, ignorando le oltre 90.000 misurazioni dirette e accurate effettuate con metodi chimici dal 1857 al 1957.

In una precisa rassegna di 175 articoli scientifici, Beck ha scoperto che i fondatori della moderna teoria dell'effetto serra, Guy Stewart Callendar e Charles David Feeling (questo in particolar modo un idolo per Al Gore) avevano completamente ignorato misurazioni attente e sistematiche effettuate da alcuni dei più famosi nomi della chimica fisica, tra cui diversi premi Nobel.

Le misurazioni di questi chimici mostravano che l'odierna concentrazione atmosferica di CO2 di circa 375 parti per milione (ppm) è stata superata nel passato, compreso un periodo tra il 1936 e il 1944, quando i livelli di CO2 variarono da 393 a 454,7 ppm. Ci furono anche misurazioni, con margine di errore del 3%, di 375 ppm nel 1885 (Hempel a Dresda), 390 nel 1866 (Gorup a Erlangen) e 416 nel 1857 e 1858 (Von Gilm a Innsbruck). Ironicamente, mentre l'aumento degli anni '40 si correlava con un periodo di medio riscaldamento atmosferico, Beck e altri hanno mostrato che il riscaldamento precedette l'aumento nelle concentrazioni di CO2.

I dati trovati da Beck provenivano principalmente dall'emisfero settentrionale, geograficamente distribuiti dall'Alaska su tutta l'Europa fino a Poona, in India, quasi tutti presi in zone rurali o nella periferia di città senza contaminazione da industria, ad un'altezza da terra di circa due metri. La valutazione dei metodi chimici seguiti rivela un errore massimo del 3%, fino ad un 1% nei casi migliori.

Per contrasto, le misurazioni ricavate dalle carote di ghiaccio mostrano un aumento piuttosto costante dei livelli di CO2, convenientemente concordante all'idea preconcetta che l'aumento dell'attività industriale abbia prodotto un netto aumento di CO2. Così come ha mostrato un collaboratore di Beck, il dottor Zbigniew Javorowsky, ex direttore del servizio di monitoraggio delle radiazioni polacco, il gas intrappolato nelle carote di ghiaccio non ha validità come valore approssimato della concentrazione atmosferica. Il continuo processo di congelamento, scongelamento e pressurizzazione della colonna di ghiaccio altera drasticamente le concentrazioni atmosferiche originali delle bolle di gas.

Secondo la teoria dell'effetto serra, l'aumento del CO2 nell'atmosfera causato dall'attività umana, come la combustione di carburanti fossili, agisce come il vetro di una serra che impedisce la restituzione dei raggi solari ricevuti dalla superficie terrestre. Mentre da una parte tale effetto esiste, il biossido di carbonio si trova in basso nella lista dei “gas serra”, pesando nella misura del 2-3% sull'effetto serra. Il gas serra di gran lunga più importante è il vapore acqueo. Tuttavia, l'acqua in forma di nuvole può riflettere i raggi solari causando riduzione di temperatura. Ci sono talmente tanti effetti interrelati, dalle macchie solari ai cicli delle orbite terrestri, che collegare la temperatura globale alla concentrazione di CO2 è come cercare di predire il valore di un hedge fund dalle fasi lunari.

Per rendere credibile tale correlazione occorre una capacità ampia e sofisticata di mentire e i teorizzatori dell'effetto serra ne sono dotati, ma sfortunatamente per loro gli scienziati hanno cominciato a raccogliere i dati sulla concentrazione di CO2 già dagli inizi del '700, in concomitanza con i primi studi sul processo di fotosintesi, e oggi siamo in possesso di più di 90.000 accurate misurazioni e solo gli sciocchi possono dar credito alle “emissioni di gas” di Al Gore.


Un secondo post sullo stesso sito commenta e riporta alcune delle tesi del già citato dottor Zbigniew Javorowsky, che potete trovare qui:

Il secondo articolo è un ampio e documentato studio scientifico del prof. Zbignew Jaworowski, presidente del Consiglio scientifico del laboratorio centrale della protezione radiologica di Varsavia. Alcune delle conclusioni:
  • La relazione tra i cicli solari e le oscillazioni del clima sulla terra è palese e diretta.
  • Un effettivo rapporto tra le emissioni di C02 e lo scioglimento dei ghiacci non è mai stato scientificamente stabilito.
  • In base ai suoi stessi assiomi (fasulli), il Protocollo di Kyoto rimanderebbe il presunto disastro di soli 4 anni, ma porterebbe dritto al mondo post-industriale voluto da una certa oligarchia, provocando una prevedibile perdita di 1800 miliardi di dollari del PIL mondiale entro il 2100.
  • La teoria dell’effetto serra e il conseguente Protocollo di Kyoto si basano sugli studi del prof. Mann et al. Il prof. Jaworowski dimostra dettagliatamente che gli scienziati che lo hanno redatto e gli scienziati che lo hanno avallato hanno agito in malafede, spingendosi fino all’impostura vera e propria.
  • Jaworowski nota ironicamente, in apertura del suo studio, come alcuni di quegli stessi scienziati che adesso sentono troppo caldo, per colpa dell’industrializzazione, prima di ricompattarsi dietro questa teoria, fino a metà anni Settanta, predicavano il contrario: l’industrializzazione porta il freddo.
I due grafici che seguono sono tratti dallo studio e mettono in rilievo:
1) La corrispondenza tra i cicli solari e l’andamento della temperatura media terrestre.

2) La famosa curva di Mann che pretende di descrivere una impennata anomala della temperatura dopo la metà del XX secolo, in realtà adotta dati truccati per “nascondere” temperature ben più alte che si verificarono in epoca rinascimentale, un’ondata di caldo che fece seguito alla forte caduta della temperatura media che caratterizzò la tarda epoca medievale. La curva superiore, più marcata, è quella corretta, quella inferiore è la curva di Mann et al.


Faccio notare che le tesi esposte in questo documento sono le stesse sostenute nel filmato di cui ho parlato in un post precedente e che è possibile vedere direttamente su questo blog.

09 maggio 2007

Senza commento


L'ho trovato stasera appeso al muro della mia fotocopisteria.....ed è fantastico!!!:)

Preghiera del gatto

Non cercare di indovinare i miei segreti,
perché ho in me il senso del mistero.

Non mi imporre le carezze,
perché ho in me il senso del pudore.

Non mi umiliare,
perché ho in me il senso della fierezza.

Non mi abbandonare,
perché ho in me il senso della fedeltà.

Sappi amarmi e io saprò amarti,
perché ho in me il senso dell’amicizia.

08 maggio 2007

La famiglia prima di tutto

Anche se con un po' di ritardo, tenevo particolarmente a fare qualche riflessione sull'ultima puntata di "Anno Zero", di Michele Santoro, andata in onda giovedì scorso (e che ho potuto vedere in parte solo sabato alle 3 di notte in preda a obnubilazione onirica su RaisatExtra).
Per chi non avesse avuto modo di seguirla, si è parlato della cosiddetta "politica dei baroni" all'interno delle Università come indiscussa manovratrice, ahimé, di gran parte (leggi tutti) dei concorsi pubblici. Mi sono sintonizzata proprio nel momento in cui è partito l'ampio servizio sulla Facoltà di Medicina di Bari, città in cui ho il piacere di vivere (tanto più che oggi è San Nicola :) ). L'inviato si è presentato in facoltà, girando per reparti e biblioteche gremite di studenti, con addosso un enorme cartellone (sarà stato in passato un aspirante uomo-sandwich?) recante "l'albero genealogico" dei "pezzi da novanta" tutti presenti all'appello nei vari Istituti della facoltà. L'imbarazzante verità è che lì dove si erge un professore ordinario, quasi immancabilmente, si trovano una sfilza di persone con lo stesso cognome ("omonimi? No, no, proprio parenti" come ha detto il buon Travaglio). Figli, nipoti, ma si accettano anche amici "siori e siore"!!!! L'inviato ha realizzato una serie di interviste più o meno "flash" a diversi docenti il cui nome figurava nel cartellone (spicca tra tutti quella di Giorgino figlio), raccogliendo anche qualche dichiarazione rischiosa e prontamente ritirata ("...in Italia tutto funziona così.."), ma anche qualche provocazione (ma l'avranno capita?) come quella del prof. Schonauer (direttore di una delle cliniche ginecologiche al Policlinico di Bari) che ha prontamente fatto notare l'incompletezza del cartellone in quanto lacunoso dei nipoti da parte di madre, con cognomi differenti, dunque, da quelli dei più illustri parenti. Ma per fortuna il sangue non è acqua.
Ciò che forse si voleva sottolineare è che, a parte l'evidente gigantesca gravità della situazione, si stava realizzando un servizio da giornalisti d'assalto "stile iene", pervenendo non più che alla scoperta che una palla................rotola! Insomma tanti (leggi tutti) di questi episodi circa la nostra Facoltà di Medicina sono ben noti e fanno parte comunque di un fenomeno ben più ampio.
Insomma, senza alcun dubbio "c'è del marcio nel Tavoliere", ma questo è solo il tacco dello Stivale, come tante testate nazionali (vedi le inchieste di Repubblica) in passato hanno denunciato. Sono già partite da anni qui come altrove denunce alla Magistratura inerenti a concorsi spudoratamente truccati (tipo: nomi dei candidati vincitori noti ancor prima dell'uscita del bando.......la chiaroveggenza è una santa cosa!!).
C'è del marcio sì, non c'è dubbio, ma per quanto spettacolare (spettacolistico?), questo modo di fare giornalismo scandalistico realizzando degli scoop, che non sono scoop se non nella testa di chi li ha immaginati (e poi si è sognato a fare il discorso di ringraziamento col Pulitzer sotto braccio), personalmente mi ha davvero stancata. Avrei preferito delle schede di presentazione chiare ed esaustive (stile Matrix) seguite dai dibattiti di cui comunque la serata è stata ricca. Se qualcuno si è preso la briga di scrivere tutti quei nomi (pensavo fossero di più in effetti....) su un cartello e di appenderselo al collo per poi girare per tutto il Policlinico, c'è da pensare che in effetti non sia stato poi così difficile reperirli. Il problema del nepotismo è una piaga tipica della nostra forma mentis e invito a leggere la lettera di raccomandazioni di Travaglio, il momento più alto della trasmissione, una chicca di giornalismo intelligente, che toverete sul forum di Anno Zero.
"Per parenti, amici e amanti, si fa di tutto, di più. Alla luce del sole, con un certo vanto. Diceva Longanesi: “Nel tricolore andrebbe scritto: tengo famiglia”. "

04 maggio 2007

L'anti-Inconvenient truth

Per contrastare gli allarmismi che ci bombardano continuamente, e anche perché ho trovato tantissimo materiale sull'argomento, nei prossimi giorni metterò sul blog molti link a documenti e argomentazioni di vario genere contro la teoria del riscaldamento globale.
Inizio col pubblicizzare un video, mandato in onda da Channel 4 in Gran Bretagna almeno un mese fa. Si intitola "The global warming swindle" (La truffa del riscaldamento globale), e si propone come alternativa al film di Al Gore, del quale confuta le tesi. Dubito che sarà altrettanto pubblicizzato e che vincerà un Oscar, se non altro perché dietro non c'è la stessa quantità di soldi (compagnie petrolifere, dove siete? ;) ) a sostenerlo.
Ma tant'è, qui ci si accontenta dei prodotti di nicchia!

Il filmato è in inglese, ma ha i sottotitoli in francese, quindi può darsi che sia più facile da seguire per chi ha problemi di lingua. Linko anche un video breve che riassume alcune delle tesi del filmato.

02 maggio 2007

Rivera mazzolato

Polemiche dopo le battute sulla Chiesa fatte da Andrea Rivera sul palco del concerto del Primo Maggio. A dissociarsi completamente sono sia i leader dei sindacati (che organizzano il concerto), sia l'organizzatore Marco Godano, mentre l'Osservatore Romano parla addirittura di terrorismo (!!!). Doppiamente assurda anche l'obiezione di Bonanni della Cisl, secondo cui "il concerto del Primo Maggio non è il luogo adatto per fare politica..."; prima di tutto perché da sempre al concerto si fa politica, e secondo perché la Chiesa della politica in teoria non farebbe neanche parte...
E dire che Rivera ha semplicemente detto cose vere, non ha inventato assolutamente niente; anzi, trovo che abbia fatto benissimo a sottolineare l'ipocrisia di certe decisioni delle gerarchie ecclesiastiche, come nel caso di Welby, o sull'evoluzione della Chiesa. Certo, a smentirlo sulla seconda ci sarebbe la fantastica notizia secondo cui il Limbo è stato abolito. Eh già, non esiste più!
Ma comunque, in tutto ciò passa sotto silenzio la battuta migliore, forse proprio perché accusa i media stessi: "Si è concluso il processo ad Anna Maria Franzoni, 16 anni di carcere. Stop al televoto!"
Se anche per una semplice questione di libertà di espressione (su cose vere) si deve assistere a queste polemiche e guerre verbali, c'è da rimpiangere alcune vecchie dispute calcistiche...

ps: per la cronaca, ricorderei che nel concerto del 1991 gli Elio e le Storie Tese furono letteralmente censurati e oscurati durante la loro esibizione, vedi qui. Come dire, fai pure l'alternativo, basta che rimani sul generico.