In questi ultimi giorni la "querelle" Glashow-Carlucci (!!!) ha avuto un ulteriore sviluppo. Di seguito, propongo la lettera che il Premio Nobel (dei due, è il primo) ha inviato alla subrette (dei due, è la seconda). L'ironia dell'ultima frase è semplicemente grandiosa.
Il testo originale in inglese, così come la traduzione, è preso da
qui.
Gentile Signora Carlucci:
Grazie per la sua lettera di richiesta per quanto riguarda la pubblicazione di Altarelli et al. su Nuovo Cimento proprio dopo la scoperta di Ting-Richter.
Come lei forse saprà l’affermazione degli autori - che il bosone appena scoperto potrebbe essere un mediatore debole neutro - è falsa. Questo per loro non è motivo di cui vergognarsi. Congetturare è il mestiere dei teorici, e noi spesso troviamo che le nostre stesse congetture sono sbagliate.
Io stesso ho pubblicato più di qualche articolo rivelatosi poi errato. Così accade alla maggior parte dei colleghi. Questo fa parte del gioco!
La pubblicazione di Altarelli et al. è giusto una delle tante pubblicate anche se con interpretazioni false della particella J/PSi. Per sua informazione aggiungo di seguito i titoli di otto pubblicazioni dal primo numero del 1975 del Physical Review Letters. Tutti questi lavori cercano di spiegare la nuova particella. Due sono corretti, uno è ambiguo, e cinque sono completamente sbagliati. Le pubblicazioni false includono due dai Premi Nobel (Schwinger e Yang) e una dal vincitore del Wolf Prize e del National Medal of Science (M. Golhaber). Altarelli et al. sono in eccellente compagnia.
Gli scienziati pubblicano risultati speculativi non perché essi siano veri, ma perché essi potrebbero essere veri. Se si trattengono dalla pubblicazione delle loro speculazioni per paura che esse non possano essere vere, non ci sarebbe progresso nella scienza. Perfino i nostri più grandi eroi, Galileo, Newton e Einstein, hanno pubblicato speculazioni che si sono poi rivelate abbastanza sbagliate.
Posso fornirla di citazioni, se lei desidera controllare le loro competenze scientifiche.
Cordialmente
Sheldon Lee Glashow